Marie francois xavier bichat

11/11/1771–7/2/1802
FRANCESE
ANATOMISTA, PATOLOGO, FISIOLOGO

L’anatomista, patologo e fisiologo francese Marie François Xavier Bichat è stata una pioniera nel campo della la scienza forense . È stato il fondatore dell’istologia animale, lo studio microscopico dei tessuti animali.

Bichat è nato a Thoirett, in Francia. Suo padre, un medico, è stato il suo primo insegnante di anatomia. Ha studiato anatomia e chirurgia a Montpellier e Lione e in seguito è stato assistente di PJ Desault, un famoso medico all’Hôtel-Dieu, un ospedale di Parigi. Nel 1799 Bichat, dopo la morte di Desault, divenne medico all’Hôtel-Dieu. Dal 1800 in poi, abbandonò la chirurgia e fece solo ricerche di anatomia, eseguendo fino a 600 autopsie in un solo anno. Ha studiato la struttura del corpo in generale, piuttosto che studiare organi particolari come entità separate. Ha scomposto gli organi nei loro materiali elementari comuni, per i quali ha introdotto il termine “tessuti”.

Bichat ha respinto la nozione di iatrochimica, il presupposto che i disturbi della salute umana fossero causati da uno squilibrio nelle relazioni chimiche dei fluidi nel corpo. Ha anche rifiutato l’animismo di Stahl, che sosteneva che esiste uno speciale spirito di vita. Bichat era un seguace della filosofia del vitalismo di Albrecht von Haller, che afferma che il corpo possiede alcune funzioni veramente vitali come il movimento, la comunicazione e la sensibilità, mentre altre caratteristiche del corpo non sono vitali. In altre parole, ha rifiutato la vecchia teoria secondo cui la vita è un insieme di fluidi sottili e ha sostenuto piuttosto che la vita è il risultato di una combinazione di vitalità e funzioni vitali di vari tessuti del corpo. Bichat rifiutava anche la filosofia riduzionista, che afferma che tutti i fenomeni biologici devono essere riducibili alle leggi della fisica e della chimica, un atteggiamento prevalente ai suoi tempi. La definizione di Bichat era che la vita consiste nella somma delle funzioni con cui si resiste alla morte. Uno dei suoi lavori più interessanti è Ricerche fisiologiche su vita e morte.

Il lavoro sperimentale di Bichat ha avuto una grande influenza ed è stato a lungo citato come un modello di esattezza sperimentale e intuizione penetrante. In questo contesto è interessante notare che Bichat si è fermamente rifiutato di utilizzare lo strumento sperimentale più avanzato per l’anatomia, vale a dire il microscopio. La sua frenetica attività lo indebolì e nel 1802, dopo una caduta dalla scala dell’Hôtel-Dieu, contrasse la febbre e morì il 22 luglio; aveva solo 31 anni.