Heinrich Meng, medico, professore e psicoanalista tedesco, nacque a Hohenhurst, in Germania, il 9 luglio 1887 e morì a Basilea, in Svizzera, il 10 agosto 1972.
Quando aveva due anni contrasse la poliomielite e quasi morì per questo. Per tutta la vita ha manifestato una disposizione ad essere utile agli altri; ancora studente si è interessato alla nutrizione e alla fisiologia. Era vegetariano e si unì a movimenti giovanili per promuovere la temperanza, l’educazione popolare, l’igiene sociale e mentale, il socialismo e il pacifismo.
Terminati gli studi di medicina (1907-1911) esercitò a Stoccarda. Durante la prima guerra mondiale entrò in contatto con Karl Landauer, uno psicoanalista di Francoforte. Nel 1921 entrò in analisi con Paul Federn a Vienna, seguita nel 1922 da una seconda analisi con Hanns Sachs a Berlino. Nel 1923, grazie all’influenza di Clara Zetkin, fu convocato insieme ad altri medici al capezzale di Lenin al Cremlino. Dal 1929 al 1933 lui e Landauer diressero l’Istituto psicoanalitico di Francoforte (FPI) in associazione con l’Istituto per la ricerca sociale, di cui avevano co-fondato. Nel 1933 emigra in Svizzera e nel 1937 acquisisce la prima cattedra universitaria di “igiene mentale” in Europa. Ha occupato la cattedra fino al suo pensionamento nel 1956.
In collaborazione con Federn, Meng ha curato il Libro popolare psicoanalitico (1926, un popolare manuale di psicoanalisi) e co-editato il Rivista di pedagogia psicoanalitica (Rivista di pedagogia psicoanalitica; 1926-1937). Ha manifestato il suo interesse per l’igiene mentale psicoanaliticamente informata attraverso molte pubblicazioni, curando anche il Pratica di igiene mentale (La pratica dell’igiene mentale; 1943) e Lezioni psico-igieniche (Conferenze sull’igiene mentale; 1958). Ha pubblicato il suo principale lavoro sulle questioni psicosomatiche con Louis R. Grote:Sul trattamento interno e psicoterapeutico dell’anoressia endogena (Contributo al trattamento interno e psicoterapeutico dell’anoressia endogena; 1934) e ha sviluppato il concetto di Organpsychose (psicosi organica). La sua autobiografia, La vita come incontro (La vita come incontro; 1971) ha svolto un ruolo importante nella storia della psicoanalisi in Germania.
Le numerose pubblicazioni di Meng hanno contribuito notevolmente a rendere popolare la psicoanalisi in Germania. Attraverso sottili influenze riuscì a far attribuire alla città di Francoforte il premio Goethe a Sigmund Freud nel 1930 (Plänkers, 1996). In Svizzera è stato il pioniere della prassi della salute mentale basata sulla psicoanalisi.
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