Gregorio XIII (1502-1585) fu papa dal 1572 al 1585. Fu uno dei papi più originali e costruttivi del XVI secolo e la sua influenza sulla vita religiosa europea e sull’attività missionaria all’estero fu impressionante.
Ugo Boncompagni è nato il 1 gennaio 1502 a Bologna. Presso l’Università acquisì il dottorato in diritto canonico e civile e poi insegnò tra il 1531 e il 1539. Nel 1539 si recò a Roma. Per 33 anni prima della sua elezione a papa aveva una vasta esperienza nel servizio papale. Papa Paolo al ha usato ampiamente la sua esperienza legale. A circa 40 anni Boncompagni fu ordinato sacerdote. Papa Paolo IV lo impiegò in diverse missioni diplomatiche e nel 1558 lo nominò vescovo di Viesti. Papa Pio IV lo inviò nell’ultimo e più tumultuoso periodo del Concilio di Trento (1562-1563) e nel 1565 lo creò cardinale. Carlo Borromeo, esempio della riforma tridentina, influenzò profondamente i suoi atteggiamenti religiosi. Il 14 maggio 1572 fu eletto papa e prese il nome di Gregorio XIII.
Semplice nel suo stile di vita e sinceramente pio, Gregorio avanzò energicamente la Riforma cattolica. Ha insistito affinché i vescovi risiedano nelle loro sedi e adempiano ai loro obblighi episcopali. Convinto del valore dell’educazione, fondò a Roma diversi collegi nazionali per la formazione dei sacerdoti, l’inglese, il greco, il maronita, l’armeno e l’ungherese, unendo l’ultimo al già istituito Collegio tedesco. Per il Collegio Romano, che alla fine divenne noto come Università Gregoriana in suo onore, Gregorio ebbe una predilezione speciale. Ha approvato l’Oratorio di Filippo Neri e la riforma dei Carmelitani di Teresa d’Avila. Ha incaricato Palestrina di rivedere i libri di canto liturgico e ha sostenuto l’opera storica di Baronio.
Gregory era molto attivo nei campi della scienza e dell’arte. Nel 1582 promulgò la revisione del calendario, soppiantando il giuliano con il gregoriano. Costruì il Palazzo del Quirinale e la cappella a lui intitolata nella Basilica di San Pietro. In diplomazia prese l’iniziativa, dando una stabile organizzazione al sistema dei nunzi papali residenti. Ha cercato, senza successo, di realizzare l’unione della chiesa con la Russia e la Svezia. Con i maroniti rinnova gli antichi legami medievali.
Nella fluida vita politica dell’Europa, Gregorio sostenne la Lega in Francia, sostenne la causa di Mary Stuart in Inghilterra e riconobbe Stephen Báthory come re di Polonia. La più grande debolezza del suo pontificato è stata la sua incapacità di sradicare l’impeto del brigantaggio nello Stato Pontificio. Di conseguenza, il commercio e la finanza hanno sofferto gravemente. Gregorio morì il 10 aprile 1585.
Ulteriori letture
Anche se la ricerca recente richiede alcune modifiche, il miglior studio completo moderno di Gregorio XIII è Ludwig Pastor, Storia dei Papi, vols. 19 e 20, tradotti da Ralph F. Kerr (1930). Include una bibliografia completa e un elenco di fonti. □