Le scene di genere del pittore e stampatore americano Reginald Marsh (1898-1954), che spesso mostravano il lato squallido della vita cittadina, riflettevano la sua acuta capacità di osservazione.
Entrambi i genitori di Reginald Marsh erano pittori. Suo padre è stato uno dei primi pittori americani di scene industriali. Reginald è nato a Parigi; i Marshes tornarono in America quando aveva 2 anni, stabilendosi a Nutley, NJ. Frequentò Yale, poi si stabilì a New York nel 1920 e iniziò a lavorare come artista free-lance. Alla fine è diventato un artista dello staff per il Le notizie del GIORNO e la Newyorkese. Si considerava un illustratore, non un pittore, finché, nel 1925, si recò all’estero per diversi mesi e copiò dipinti di Rubens e Delacroix. Tornato a casa, Marsh si dilettava nel radicalismo, contribuendo al Nuove messe Durante i 1930s.
Marsh ha lavorato in una varietà di media. I suoi primi dipinti erano acquerelli. Nel 1929 lavorò nel mezzo tuorlo d’uovo, ricavando le sue luci dal fondo di gesso. La stampa è andata di pari passo con la sua pittura. Alla fine degli anni ‘1920 provò la litografia, poi passò all’incisione; negli anni Quaranta si dedicò all’incisione su rame. Negli anni ‘1940 realizzò dipinti murali e nel 1930 decorò ad affresco il Post Office Building a Washington, DC, e la Custom House a New York City. Negli anni ‘1935 usava frequentemente oli. Sempre in quel periodo usava inchiostro cinese su carta, talvolta abbinato a tempera all’uovo.
Una parte dell’arte del reportage di Marsh tocca il commento sociale. Le sue scene del Bowery si concentrano su senzatetto e persone picchiate. Tatuaggio e taglio di capelli (1932) presenta uno storpio curvo. I vagabondi si rannicchiano nelle porte sotto i binari del treno sopraelevato, contro un cartello che pubblicizza un taglio di capelli per 10 e 20 centesimi. The Bowery mostra folle di vagabondi in piedi disperatamente sotto file di insegne di hotel, con le braccia incrociate o le mani in tasca.
Marsh era attratto dal rumore e dal movimento di New York City. Gli piaceva rappresentare folle che inseguivano i piaceri pubblici nei teatri, nelle case di burlesque, nelle sale da ballo e nelle spiagge. Le sue figure sono intrise di oscenità, sensualità e spesso squallore. La sua attrazione per le folle andava con il suo amore per gli spettacoli. Nel 1937 difese il burlesque pubblico, e quando fu bandito a New York, lo seguì nel New Jersey. Tra i suoi soggetti burlesque c’è Coro di Minsky (1935). Le sue scene da spiaggia di solito mostrano giovani sani che prendono il sole, lottano, si abbracciano, sfacciati nella loro esuberanza, come in Negri di Rockaway Beach (1934). Il disegno anatomico è stato un interesse per tutta la vita. Il suo lavoro rivela anche una conoscenza delle composizioni rinascimentali.
Ulteriori letture
Un catalogo di Whitney Museum of American Art, Reginald Marsh (1955), è informativo e ben fatto. Si basa su una mostra di 160 opere, circa un terzo delle quali illustrate in catalogo. Vedi anche Norman Sasowsky, Reginald Marsh: acqueforti, incisioni, litografie (1956). □