Il rivoluzionario politico e scrittore francese François Noel Babeuf (1760-1797) fu attivo durante la Rivoluzione francese. Fu tra i primi a sostenere il socialismo come istituzione politica per risolvere i problemi della società.
François Babeuf nacque a Saint-Quentin il 25 novembre 1760. Prima della Rivoluzione francese fu impiegato come commissario fondiario a Roye, una posizione in cui avrebbe dovuto aiutare l’aristocrazia terriera a far valere i propri diritti feudali sui contadini. La sua occupazione lo rendeva impopolare tra le classi inferiori e lui stesso non amava la nobiltà. Nel 1789, alla vigilia della Rivoluzione, scrisse la sezione della petizione dal villaggio di Roye che chiedeva al re di abolire tutti i diritti feudali.
Nei primi anni della Rivoluzione, Babeuf ha ricoperto incarichi di governo minori a Somme, a Montdidier e infine a Parigi, dove si è stabilito nel 1794. Si ritiene che abbia applicato la parola “terroristi” ai giacobini del 1793-1794. Dopo la caduta dei giacobini il 9 Termidoro (27 luglio 1794) Babeuf sostenne gli uomini che li avevano sconfitti. Nel 1794 iniziò a pubblicare il Giornale della libertà di stampa, in seguito noto come Il tribunale del popolo. In un articolo scritto poco dopo il colpo di stato termidoriano, Babeuf ha espresso idee democratiche radicali. In questo periodo iniziò a chiamarsi Caius Gracchus Babeuf, dal nome del riformatore sociale romano.
Nell’ottobre 1794 Babeuf fu arrestato per aver attaccato le politiche economiche del governo. Dopo il suo rilascio l’anno successivo, divenne uno dei critici più violenti del Direttorio. Nel La tribuna del popolo espose le sue idee socioeconomiche e invocò l’istituzione di una repubblica di uguali. Le sue teorie, che formavano le basi per il socialismo e il comunismo del XIX secolo, erano offensive per i termidoriani. Ma presto attirò un seguito di ex giacobini e aprirono un club al Panthéon. Nel febbraio 19 il governo chiuse il club e pianificò di intraprendere azioni contro il gruppo, che stava diventando una minaccia politica.
Nel frattempo, Babeuf ei suoi sostenitori stavano tramando un attacco al governo. Volevano attuare la Costituzione del 1793, perché credevano che avrebbe posto il potere governativo nelle mani del popolo. Tuttavia, il loro piano fu tradito dalla spia Georges Grisel, e il 10 maggio Babeuf e gli altri leader del movimento furono arrestati. Il 26 aprile 1797 Babeuf fu condannato a morte e fu giustiziato il giorno successivo.
Ulteriori letture
I due migliori lavori su Babeuf in inglese sono Ernest B. Bax, L’ultimo episodio della rivoluzione francese: essere una storia di Gracchus Babeuf e la cospirazione degli uguali (1911) e Philippe M. Buonarroti, Cospirazione di Babeuf per l’uguaglianza (1828; trad. 1836; ripr. 1965). Entrambi i libri non sono solo biografie, ma storie della cospirazione “socialista”. Anche molto bravo sulla cospirazione è David Thomson, The Babeuf Plot: The Making of a Republican Legend (1947). □