Francois de Malherbe

Il poeta francese François de Malherbe (1555-1628), sebbene non sia un grande poeta, riuscì con le sue opere e il suo insegnamento ad assicurare l’accettazione delle riforme fondamentali nella poesia francese.

François de Malherbe è nato a Caen o nelle sue vicinanze. La sua educazione lo portò a Parigi, Basilea e Heidelberg. Nel 1577 si affezionò a Henri d’Angoulême, che presto sarebbe stato nominato governatore della Provenza. Malherbe rimase il suo segretario fino a quando Henri fu assassinato nel 1586. Delle composizioni del poeta durante questo periodo rimane poco di nota tranne il Lacrime di San Pietro, una lunga poesia ispirata all’italiano Luigi Tansillo. L’opera è interessante per la sua ampollosità e le sue immagini esagerate, pratiche non insolite in quel giorno ma elementi che Malherbe sarebbe arrivato a censurare in altri. Ha completamente sconfessato il Lacrime nella vita successiva.

Tra il 1586 e il 1605 Malherbe visse prima a Caen e poi (1595) tornò in Provenza. La sua reputazione stava crescendo. L’ode scritta nel 1600 per accogliere la nuova regina di Francia, Marie de Médicis, si rivelò decisiva per il suo futuro. L’influente cardinale Du Perron ha apprezzato la poesia; e quando, nel 1605, Malherbe andò a Parigi, fu per approfittare finalmente del prestigio che aveva vinto con la sua ode.

La riforma di Malherbe non dovrebbe essere né sopravvalutata né sottovalutata. Del tutto indipendenti da Malherbe, molti poeti francesi nell’ultimo quarto del XVI secolo, incluso Pierre de Ronsard, avevano cominciato a evitare gli iati e a temperare l’uso da parte degli umanisti di neologismi, arcaismi, erudizione e mitologia. Lo stesso Malherbe, anche nelle sue poesie più mature, non era così circospetto come si aspettava che lo fossero gli altri. Allo stesso tempo, questi fatti evidenziano solo la principale fonte dell’influenza di Malherbe: il suo dogmatismo. Senza compromessi nelle sue critiche, era determinato a dimostrare che tali tendenze lontane dagli eccessi dei versi del XVI secolo dovevano essere trattate come regole. Riuscì e completò un passo significativo nell’evoluzione della Francia verso il classicismo.

Poesie d’amore educate, consolazioni in vena stoica, traduzioni dei Salmi e entusiasmo pezzi occasionali conto delle opere più note di Malherbe. Si è sforzato nel numero relativamente piccolo di poesie che ha scritto per una chiarezza distintiva attraverso un’attenta organizzazione, una sintassi corretta e, soprattutto, un vocabolario e immagini comprensibili.

Malherbe conobbe il maggior favore durante la reggenza di Marie de Médicis (1610-1617). I suoi ultimi anni furono segnati dalla morte di suo figlio in un duello e dal declino della produzione poetica. Morì a Parigi il 16 ottobre 1628.

Ulteriori letture

Gli studi definitivi su Malherbe fino ad oggi sono in francese. Un’ottima descrizione dell’ambiente in cui ha scritto si trova in Renée Winegarten, Poesia lirica francese nell’età di Malherbe (1954). □