Alfonso x

Alfonso X (1221-1284) fu re di Castiglia e León dal 1252 al 1284. Conosciuto anche come Alfonso il Saggio, fu uno dei più grandi mecenati reali del sapere del Medioevo.

Figlio maggiore di Ferdinando III e Beatrice di Svevia, Alfonso nacque a Toledo il 23 novembre 1221. Da giovane fu istruito nelle arti della guerra e del governo. Nel 1247 scacciò gli arabi da Murcia e nel 1248 giocò un ruolo importante nella cattura di Siviglia da parte di suo padre. L’anno successivo si sposa con Violante, figlia di Giacomo I d’Aragona, che gli diede 10 figli.

Alfonso divenne re nel 1252 e subito intraprese bellicose avventure. Ha combattuto Alfonso III del Portogallo su alcuni posti di frontiera in Algarve. Nel 1254 invase la Guascogna e subito dopo rivendicò il trono di Navarra, una mossa che gli valse l’ostilità del suocero, il re d’Aragona, con il quale fece finalmente pace nel Trattato di Soria (1256) . Alfonso trascorse gran parte dei successivi 20 anni nel vano tentativo di ottenere la corona del Sacro Romano Impero, che rivendicò di diritto di sua madre tedesca. Opposto a questa strategia da tre papi successivi, fu infine costretto a fare marcia indietro sotto la minaccia della scomunica.

Le frequenti assenze di Alfonso dal paese, inoltre, si dimostrarono di incoraggiamento alla ribellione. I suoi sudditi musulmani in Andalusia e Murcia si ribellarono nel 1262 con l’aiuto dell’affluente di Alfonso, il re di Granada e il sovrano Merinide del Marocco. Seguì una serie di nuovi disordini durante i quali il figlio maggiore di Alfonso, Ferdinando de la Cerda, portò il principale fardello della leadership militare. La morte di Ferdinando nel 1275 fece precipitare una lunga lotta per la successione al trono.

Gli ultimi anni del re furono offuscati dalla contesa tra i sostenitori del suo secondo figlio, Sancio, e quelli di suo nipote Alfonso, figlio di Ferdinando de la Cerda. Nel 1282 Sancho dichiarò suo padre deposto. Alfonso il Saggio, abbandonato anche dalla Regina, fuggì a Siviglia, diseredò Sancho e chiese aiuto ad Abu Yusuf del Marocco. Sancho, tuttavia, è stato in grado di affrontare questa minaccia e contenere il vecchio re all’interno di Siviglia. Lì morì Alfonso X, una figura tragica, maledicendo il figlio sul letto di morte, il 4 aprile 1284.

Patrono dell’apprendimento

La più grande eredità di Alfonso fu il Sette partite (Sette divisioni della legge). Questo lavoro non è tanto un codice legale quanto un saggio dotto su vari tipi di diritto, che copre tutti gli aspetti della vita sociale. In quanto tale, è un deposito dell’usanza spagnola medievale. Ha avuto un’enorme influenza sul futuro corso del diritto spagnolo e sul diritto dei possedimenti spagnoli d’oltremare.

I trattati scientifici compilati sotto il patrocinio di Alfonso erano opera della “Scuola dei traduttori” di Toledo, un raggruppamento informale di studiosi cristiani, musulmani ed ebrei che mise a disposizione degli europei le scoperte della scienza araba in traduzioni latine e spagnole. I principali interessi scientifici del re erano l’astronomia e l’astrologia, come indicato dal Tavoli Alfonsies (Tavole Alfonsine), contenenti diagrammi e figure sui movimenti planetari, e il Libri di astronomia (Books of Astronomical Lore), che descrive gli strumenti astronomici.

Alfonso ha anche patrocinato due ambiziose compilation storiche, il Prima cronaca generale (Prima cronaca generale) e il Storia generale (General History), progettato per presentare una storia completa del mondo. Questi scritti mescolavano realtà e finzione, specialmente quando descrivevano il mondo antico, ma costituiscono una rappresentazione fedele degli atteggiamenti dell’uomo medievale verso il suo passato.

Delle poesie di Alfonso, le più significative sono il Cantigas de Santa Maria (Cantici di Santa Maria), scritti in galiziano-portoghese tra il 1257 e il 1279. I cantici sono scritti in stile trobadorico (il re si chiamava “trovatore della Vergine”) e contengono una grande quantità di dettagli descrittivi sulla vita medievale. Alfonso ha anche scritto poesie satiriche e d’amore.

Ulteriori letture

La biografia definitiva di Alfonso X è in spagnolo. Un conciso studio storico in inglese che sottolinea le attività umanistiche di Alfonso è Evelyn S. Procter, Alfonso X di Castiglia, patrono della letteratura e dell’apprendimento (1951). Un utile studio del corpus letterario Alfonsine è John Esten Keller, Alfonso X, il Saggio (1967). Américo Castro, La struttura della storia spagnola (trad. 1954), contiene numerosi approfondimenti sullo sfondo interetnico delle attività culturali del re; il background scientifico è trattato in Charles Homer Haskins, Studi in storia della scienza medievale (1924; 2d ed. 1927).

Fonti aggiuntive

Imperatore della cultura: Alfonso X il Dotto di Castiglia e il suo Rinascimento del XIII secolo, Philadelphia: University of Pennsylvania Press, 1990.

O’Callaghan, Joseph F., Il dotto re: il regno di Alfonso X di Castiglia, Philadelphia: University of Pennsylvania Press, 1993.

Procter, Evelyn Stefanos, Alfonso X di Castiglia, patrono della letteratura e della cultura, Westport, Connecticut: Greenwood Press, 1980, 1961. □