Pietro d abano

(b. Abano, Italy, 1257; d. Padova, Italia, ca. 1315)

medicina, storia naturale, alchimia, filosofia.

D’Abano completò i suoi primi studi a Padova e in seguito intraprese molti viaggi che focalizzarono la sua attenzione sugli studi sulla natura e sull’etica. Visse a Costantinopoli e poi, intorno al 1300, si recò a Parigi, dove frequentò l’università e forse insegnò e compose la sua I filosofi promotori delle differenze, in particolare i medici. Nel 1307 d’Abano tornò a Padova, dove per diversi anni insegnò filosofia e medicina, suscitando apprensioni e perplessità delle autorità accademiche ed ecclesiastiche. Sebbene durante la sua vita fosse stato assolto dall’accusa di eresia – di cui era stato accusato a causa del suo tentativo di interpretare la nascita e il ministero di Cristo come non miracolosi – la sua reputazione di stregone persisteva. Circa quarant’anni dopo la sua morte i suoi scritti furono nuovamente processati; si scoprì che erano eretici e le sue spoglie furono dissotterrate e bruciate.

Nella sua Conciliatore, d’Abano ha intrapreso un superbo programma sintetico: la riconciliazione della medicina con la filosofia. In questo afferma 120 domande che danno luogo ad altrettante controversie tra medici e filosofi. Per la loro soluzione adotta il metodo di dimostrazione didattica che è caratteristico del periodo, ma nel complesso ci sono segni di una nuova intenzione e di una nuova incertezza.

La pratica della medicina implica la necessità di risolvere ogni problema in modo naturale. D’Abano sosteneva più o meno che “l’arte della medicina non deve considerare solo cose che si possono vedere e sentire”. Quindi possedeva una buona conoscenza dell’anatomia; affermava, in opposizione all’autorità di Aristotele (che pensava che i nervi avessero origine nel cuore) che il centro di ogni sensazione e movimento risiede nel cervello. Le sue nozioni sul sistema nervoso centrale derivano probabilmente dalla visualizzazione diretta. Secondo d’Abano. il medico è il simbolo del servo zelante e del collaboratore della natura. Notevole importanza è attribuita al rapporto di fiducia che esiste tra il medico e il paziente. Una buona reputazione è più utile per il medico rispetto ai farmaci rari.

Questi concetti così come d’Abano li ha sviluppati nella sua opera, hanno una notevole importanza. Il medico deve essere libero nel ragionamento e non deve avere legami con le autorità scolastiche. Tali idee implicano una rivolta contro la tradizione consolidata e faticosa: si preparano a una rottura con il passato e indicano un nuovo percorso per il progresso scientifico. La voce di D’Abano era una di quelle che, agli albori dell’umanesimo, annunciavano l’inizio di una rinascita scientifica.

Il maestro padovano ha riconosciuto la dipendenza di ogni essere vivente e delle vicende terrene dalle influenze planetarie. Il Conciliatore fornisce uno schema dell’astrologia come scienza in due parti comprendente una che si occupa delle leggi dei movimenti celesti (astronomia) e un’altra, più importante, che trae da queste leggi i giudizi e le previsioni riguardanti gli effetti di quei movimenti sul nostro mondo – su tutti gli eventi umani, sulla concezione umana e persino sulla religione.

D’Abano è stato considerato da studiosi come Ferrari e Troilo come l’iniziatore dell’Averroismo latino in Italia. Altri – Theorndike, Nardi e Giacon – hanno sostenuto che il pensiero di d’Abano non ha traccia di questi Averroisti, soprattutto quello che si occupa dell’unità dell’intelletto, sia come agente che come possibilità.

Bibliografia

I. Opere originali. Le opere più importanti di d’Abano sono Oltre al libro Job. mesue (Venezia, 1471); I filosofi promotori delle differenze, in particolare i medici (Mantova, 1472); il Venenis (Mantova, 1473) Compilazione gratuita di Physignomiae (Padova, 1474); La spiegazione probelematum di Aristotele (Mantova, 1475); Esposizioni in Dioscoridem (Colle [Tuscany], 1478); Domande defebribus (Padova, 1482); Hippocratis poco sull’astrologia medica (Venezia, 1485) e Geomantia (Venezia 1549).

LETTERATURA SECONDARIA. Le opere più importanti su d’Abano sono MT d’Alverny, “Pietro d’Abano et les ‘naturalistes’ a 1’epoque de Dante”, in Leo S. Olschki, Vittore Branca, Giorgio Pedoan, eds., Dante e la Cultura veneziana (Firenze, 1966), pp. 207-219; G. Delta Vedova, Biografia degli scrittori padovani, I (Padova, 1832), 25-33; P. Duhem, Il sistema mondiale. Histoires des dottrines cosmologiques de Platon a Copernic, IV (Parigi, 1916), 229-263; S. Ferrari, I tempi, la vita, le dottrine di Pietro d’Abano (Genova, 1900), che contiene notevoli informazioni su d’Abano, e “Per la biografia e per gli scritti di Pietro d’Abano”, in Atti Regale Accademia Lincei, Memorie Classe Scienzi Morali, Storiche e Filologiche, 5a ser., 15 (1915), 629-725; C. Giacon, “Pietro d’Abano e l’averroismo padovano”, in Atti XXVIunione SI PS (Roma, 1938), pp. 334-339; B. Nardi, “La teoria dell’anima e la generazione delle forme secondo Pietro d’Abano”, in Rivista filosofica neoscolastica, 4 (1912), 723-737; “Intorno alle dottrine filosofiehe di Pietro d’Abano”, in Nuova rivista storica, 4 (1920), 81-97 e 5 (1921), 300-313; e Dante e Pietro d’Abano, saggi di filosofia dantesca (Milano, 1930), pp. 43-65; L. Norpoth, “Sulla bio-bibliografia e l’insegnamento delle scienze di Pietro d’Abano, medico, filosofo e astronomo a Padova”, in Kyklos, 3 (1930), 292-353, che contiene notevoli informazioni su d’Abano; JH Randall, Jr., La scuola di Padova e l’emergere della scienza moderna (Padua, 1961); G. Saitta, II pensiero italiano nell’umanesimo (Bologna, 1949), pp. 32-39; L. Thorndike, A History of Magic and Experimental Science, II (New York, 1947), 874-947; and E. Troilo, “Averroismo o aristotelismo ’alessandrista’ padovano,” in Rendiconti classe scienze morali, storiche e flologiche, Accademia Nazionale Lincei, 8th ser., 9, nos. 5-6 (1954), 188-244.

Loris Premuda