Leonardo fibonacci

Il matematico e mercante italiano Leonardo Fibonacci (ca. 1180-ca. 1250), noto anche come Leonardo da Pisa, fu il matematico più originale e capace del mondo cristiano medievale.

Leonardo Fibonacci è nato a Pisa ed è cresciuto a Bougie, in Algeria, dove suo padre era un ufficiale di magazzino. Fibonacci viaggiò molto per affari e per piacere in tutta Europa e in Egitto, Siria e Grecia. Durante i suoi viaggi osservava e analizzava i sistemi aritmetici impiegati nel commercio e apprendeva i numeri indù-arabi. Ha contribuito a introdurli nella matematica europea.

Nel Abaci gratuiti (1202; versione rivista 1228), un trattato approfondito sui metodi e sui problemi algebrici, Fibonacci sostiene fortemente l’uso dei nuovi numeri indiani, cioè i nove numeri, più il zephirum, o simbolo per zero. Questo lavoro può essere considerato sintomatico della rinascita matematica dell’Occidente. In esso Fibonacci si occupa delle operazioni fondamentali sugli interi, delle frazioni, dell’estrazione delle radici e delle applicazioni matematiche alle transazioni commerciali. Il Abaci gratuiti contiene anche la famosa “sequenza di Fibonacci”, dove ogni termine dopo i primi due è la somma dei due termini immediatamente precedenti, una sequenza che è stata trovata avere molte proprietà significative e interessanti. Il Abaci gratuiti rimase un’opera standard per circa 2 secoli.

In un’altra opera, intitolata Flos (1225), Fibonacci considera problemi indeterminati che ricordano l’opera di Diofanto e analizza problemi determinati con metodi simili a quelli impiegati da Euclide, dai cinesi e dagli arabi. Un altro trattato matematico di Fibonacci, il quadrati liberi (1225), è un originale e brillante lavoro sull’analisi indeterminata. Alcuni dei problemi trattati in questo libro derivavano dai concorsi matematici promossi dalla corte di Federico II, a cui Fibonacci era stato invitato.

Sebbene fosse principalmente un aritmetico e un algebrista, Fibonacci scrisse anche un libro sulla geometria intitolato geometria pratica (1220), che sembra essere basato sull’opera perduta di Euclide Sulla divisione delle figure. Nel suo lavoro Fibonacci utilizza metodi algebrici per risolvere un gran numero di problemi aritmetici e geometrici.

Ulteriori letture

Nonostante l’importanza di Fibonacci, nessuna delle sue opere è stata tradotta in inglese. Qualche apprezzamento del suo significato in Florian Cajori, Una storia di notazioni matematiche (2 voll., 1928-1929) e NN Vorobev, Numeri di Fibonacci, a cura di lan N. Sneddon (trad. 1961). Vedi anche Cajori’s Una storia della matematica elementare (1896; 2d ed. 1917); David Eugene Smith, Storia della matematica (2 voll., 1923-1925); WW Rouse Ball, Un breve resoconto della storia della matematica (1924); George Sarton, Introduzione alla storia della scienza, vol. 2 (1931); e HA Freebury, Una storia di matematica (1958). □