Il poeta francese Joachim du Bellay (ca. 1522-1560) era secondo solo a Ronsard nella sua padronanza delle forme poetiche del XVI secolo e mostrava un talento sorprendente per la satira e la semplicità.
Joachim du Bellay nacque al castello della Turmelière in Anjou, probabilmente nel 1522. Quando aveva circa 23 anni, iniziò a studiare legge a Poitiers, ma il fascino della poesia era più forte e Du Bellay partì presto per Parigi per studiare insieme a Pierre Ronsard e Jean Antoine de Baïf sotto il grande Jean Dorat, che insegnò letteratura latina e greca al Collège de Coqueret.
Nel 1549 gli studenti di Dorat pubblicarono il Difesa e illustrazione della lingua francese, scritto da Du Bellay. Difendeva il francese dal latino e proponeva modi in cui gli scrittori francesi potevano elevare la loro lingua e letteratura alla perfezione dei classici. L’opera ha specificamente individuato il sonetto italiano, l’ode, l’elegia, l’epica, la tragedia e la commedia praticate dagli antichi come generi adatti per sostituire le forme tradizionali medievali. Con il Deffence Du Bellay ha pubblicato il primo ciclo di sonetti principali in Francia, il Oliva.
Le principali opere di Du Bellay, i Regrets, i Vari giochi rustici, Il Primo Libro delle Antichità di Roma, e lapoesia (tutti pubblicati nel 1558), devono gran parte della loro ispirazione al suo soggiorno a Roma, dove si recò con il suo parente cardinale Jean du Bellay nel 1553. Tuttavia, con il passare del tempo il suo entusiasmo per Roma cedette il passo ad amara delusione per sia la città che la Chiesa, e nell’agosto del 1557 tornò a Parigi.
Queste quattro opere del 1558 sono piuttosto diverse. Il poesia contiene solo versi latini. Il Giochi rustici, in francese, è principalmente una raccolta di opere leggere nella tradizione di Navagero e Secundus. Il Antiquato e la Si rammarica offrire seriamente la più brillante poesia francese di Du Bellay. L’opera precedente contrasta la gloria passata di Roma con il decadimento scoperto da Du Bellay. Il Si rammarica può essere diviso in tre parti. Il primo racconta l’infelicità di Du Bellay a Roma e il suo desiderio per la Francia e include il suo famoso sonetto Felice a chi piace Ulisse. La seconda parte è una satira pungente su Roma e la Santa Sede, e la terza tratta del suo ritorno alla corte francese.
Più personale del Antiquato, i Si rammarica rivela Du Bellay come un versatile maestro della forma del sonetto. Era un derivato, come tutti i poeti del suo tempo, ma era particolarmente abile nel trasmettere un senso di angoscia o disprezzo privato. Il giovane poeta morì di ictus il giorno di Capodanno del 1560.
Ulteriori letture
L’antologia di HW Lawton di Joachim du Bellay poesie (1961) include una discussione sulla vita e le opere del poeta. Utile per la comprensione delle poesie romane di Du Bellay è Gladys Dickinson, Du Bellay a Roma (1960). □