Liaquat Ali Khan (1896-1951) è stato il primo primo ministro del Pakistan. Ha svolto un ruolo importante nei negoziati che hanno portato alla creazione del Pakistan e poi al consolidamento del nuovo Stato.
Il 1 ottobre 1896, Liaquat Ali Khan nacque a Karnal nel Punjab, in India. La sua famiglia era composta da ricchi proprietari terrieri che in seguito si trasferirono nelle Province Unite. Ha studiato ad Aligarh e all’Università di Oxford. Dopo essersi qualificato come avvocato in Inghilterra nel 1922, è tornato in India.
Liaquat fu eletto al Consiglio Legislativo delle Province Unite nel 1926, dove prestò servizio per i successivi 14 anni. Durante questo periodo fu attivo negli affari della Lega Musulmana, e nel 1937 ne divenne il segretario. Geniale e capace di socializzare facilmente con tutte le classi, fu un utile contrappeso all’austero Mohammad Ali Jinnah, con il quale lavorò a stretto contatto nella costruzione della Lega Musulmana come organizzazione politica efficace dopo il 1937. Liaquat fu eletto all’Assemblea Legislativa Centrale in 1940, dove, come vice leader del partito della Lega Musulmana, ha rafforzato la richiesta musulmana di una patria separata.
Nel 1946, quando l’indipendenza dell’India era in fase di negoziazione con gli inglesi, Liaquat fu nominato ministro delle finanze nel governo ad interim. Il suo “budget da povero”, che imponeva pesanti tasse ai ricchi e minacciava di indagare sulle attività dei grandi industriali, era considerato un attacco all’Indian National Congress, che gli industriali aiutavano a finanziare.
Dopo la divisione, il 15 agosto 1947, Liaquat divenne primo ministro del Pakistan. Sebbene all’inizio fosse subordinato a Jinnah, il governatore generale, dopo la morte di Jinnah nel 1948 emerse come la figura più potente della nazione. Tuttavia, due problemi principali furono usati dai suoi oppositori per minare la stabilità del suo regime. Uno erano i rapporti con l’India, che era stata amareggiata dalla lotta per il Kashmir. La guerra aperta sembrava una possibilità nel 1950, ma il viaggio di Liaquat a Delhi, dove firmò un accordo con Jawaharlal Nehru in cui prometteva la cooperazione tra i due paesi, allentò parte della tensione. Questa azione è stata ferocemente criticata dai gruppi militanti in Pakistan come una concessione all’India.
L’altro problema era la richiesta dei musulmani ortodossi di dichiarare il Pakistan uno stato islamico, con tutte le leggi conformi al Corano. Liaquat, che era un democratico liberale, con forti impegni per la modernizzazione, si è opposto a questa richiesta come reazionario. Il suo compromesso, accettato dai legislatori, era che il Pakistan fosse uno stato in cui “i musulmani sarebbero stati in grado di condurre le loro vite … in accordo con gli insegnamenti dell’Islam”. Tuttavia, non fu in grado di fermare la crescente faziosità e un fanatico lo assassinò il 16 ottobre 1951.
Ulteriori letture
Un breve resoconto della carriera di Liaquat è fornito in SM Ikram, L’India musulmana moderna e la nascita del Pakistan (1950; 2d ed. 1965). I suoi discorsi sono raccolti in M. Rafique Afzal, ed., Discorsi e dichiarazioni di Quaid-i-Millat Liaquat Ali Khan, 1941-51 (1967). □