Pittore italiano nato come Paolo di Dono, noto per l’uso originale della prospettiva nelle sue opere. Nato a Firenze, figlio di un barbiere, si è guadagnato il soprannome di “uccello” (uccello) per la sua abilità nel dipingere uccelli. Nel 1407 divenne apprendista dello scultore Lorenzo Ghiberti, l’artista che aveva vinto la commissione per la fusione di pannelli in bronzo per le porte del Battistero di Firenze. La bottega del Ghiberti era un attivo e vitale centro artistico di Firenze in un’epoca in cui i pittori della città erano all’avanguardia nella nuova scienza della prospettiva. Nelle opere di Uccello, la prospettiva diventa parte integrante di un quadro unificato, utilizzato per dare profondità alla scena e non per separare semplicemente diversi elementi o storie all’interno dei dipinti.
Nel 1414 Uccello divenne membro della Compagnia di San Luca, un’associazione di pittori, e l’anno successivo fu ammesso all’Arte ufficiale dei pittori di Firenze. I suoi primi lavori includono commissioni per dipingere affreschi per le chiese di Santa Trinita e Santa Maria Maggiore. Fu anche impegnato a dipingere affreschi sulle pareti esterne del Chiostro Verde della Chiesa di Santa Maria Novella. Per questo lavoro ha creato scene della Creazione, della Cacciata dal Giardino dell’Eden e del Diluvio. I dipinti, che si sono guadagnati una diffusa ammirazione tra gli artisti fiorentini, hanno mostrato l’influenza del Ghiberti e dei suoi pannelli del Battistero, anche se Uccello ha sviluppato un’abilità ancora maggiore nel rappresentare la natura e gli animali.
Uccello visse e lavorò a Firenze, ma completò anche i lavori a Venezia, dove realizzò i mosaici per la facciata della Basilica di San Marco, Bologna, Prato e Urbino. Nel Duomo di Firenze, dipinse scene su un grande orologio interno e un affresco del mercenario inglese Sir John Hawkwood, completato nel 1436 e famoso per la sua prospettiva insolita, che dà l’illusione di vedere una scultura tridimensionale da sotto.
Vedi anche: Firenze; Ghiberti, Lorenzo