Karl Haushofer (1869-1946) era un soldato professionista tedesco che, al suo ritiro all’età di 50 anni, divenne un geopolitico le cui opinioni furono influenti in Germania soprattutto sotto il regime di Hitler, dal 1933 al 1945.
Nato a Monaco il 27 agosto 1869, Karl Haushofer apparteneva a una famiglia di artisti e studiosi e al suo diploma al Munich Gymnasium (scuola superiore) contemplò una carriera accademica. Tuttavia, il servizio con l’esercito bavarese si è rivelato così interessante che è rimasto a lavorare, con maggior successo, come istruttore nelle accademie militari e nello stato maggiore. Combatté nella prima guerra mondiale e nel 1919 si ritirò con il grado di maggiore generale.
L’atmosfera coltivata della sua infanzia ha dato ad Haushofer uno sbocco per la pensione. Aveva visitato il Giappone in missione militare nel 1908 e viaggiò molto in Asia; nel 1911 aveva conseguito un dottorato in filosofia presso l’Università di Monaco per una tesi sul Giappone. Entrato a far parte del personale dell’Università di Monaco nel 1921, divenne rapidamente, come principale professore-medico generale, una figura rispettata.
Una nuova visione della geopolitica
Nel 1924 Haushofer pubblicò un libro sulla geopolitica dell’Oceano Pacifico e, con un gruppo di giovani geografi e scienziati sociali, fondò il Giornale di geopolitica, concepito come geografia politica con uno scopo dinamico. Questo ha dato a molti tedeschi quello che volevano, a Visione del mondo, significa una visione del mondo, una filosofia, uno scopo, una fede viva. Haushofer ha fatto appello alle virtù eroiche della disciplina e dell’obbedienza. Aristocratico di origine e temperamento, credeva che l’esercito potesse essere il potere permanente in Germania.
Per molto tempo il suo atteggiamento nei confronti della dominazione nazista dal 1933 è stato cauto. Profetizzando che l’Unione Sovietica era potenzialmente una potenza maggiore degli Stati Uniti, desiderava vedere un’alleanza tedesco-sovietica, con il Giappone in amicizia. Secondo Haushofer, i giorni della Francia e dell’Inghilterra erano finiti e il futuro era nelle nazioni emergenti, Germania, Italia e Giappone. Le sue opinioni sono state espresse in libri e numerosi articoli.
Sebbene Haushofer fosse un consigliere di Hitler, i suoi ultimi anni furono amari, perché suo figlio Albrecht, professore di geografia politica e geopolitica all’Università di Berlino, fu assassinato da agenti nazionalsocialisti. Le speranze di Haushofer per la Germania svanirono e con la moglie morì suicida il 13 marzo 1946 a Paehl bei Weilheim.
Ulteriori letture
Studi dettagliati di Haushofer si trovano ad Andreas Dorpalen, Il mondo del generale Haushofer: geopolitica in azione (1942) e Edmund Aloysius Walsh, Total Power: una nota in calce alla storia (1948). Vedi anche Franz Leopold Neumann, Behemoth: la struttura e la pratica del nazionalsocialismo 1933-1944 (1942; rev. Ed. 1944) e Russell Humke Fitzgibbon, ed., Politica globale (1944). □