Isidoro di Siviglia (560-636), vescovo di Siviglia (603-636), proclamato “eminente maestro e onore alla chiesa” dal Concilio di Toledo del 653. Membro di un’eminente famiglia andalusa, Isidoro era pronto ad ereditare il vedere di Siviglia dal fratello maggiore Leandro, anche lui vescovo di Siviglia. Nella sua giovinezza il re, Leovigild (r. 569-586), riuscì a stabilizzare il regno visigoto, in cui una minoranza di Visigoti (popoli germanici che entrarono nella penisola iberica nel V secolo) e una vasta maggioranza di antichi abitanti ( gli ispano-romani) coesistevano. Sotto Reccared († 601) i Goti abiurarono la dottrina ariana e abbracciarono la fede cattolica (c. 589). Nel 614 gli ebrei furono costretti da Sisebut a convertirsi al cristianesimo.
Attraverso la sua guida pastorale, Isidoro ha intriso la chiesa visigota con le stesse preoccupazioni che dominano i suoi scritti: rispetto per l’autorità politica dei Goti, incitazione per una crescente partecipazione degli ispano-romani alla vita della chiesa, e un preminente intellettuale e morale impegno. Famoso oratore, presiedette al Concilio di Siviglia del 619 e al Concilio di Toledo del 633. Mite e conciliante, Isidoro fu un uomo di grande ottimismo umano e cristiano; lottò con la propria rigida educazione e con l’atmosfera intransigente della chiesa dopo il trionfo dell’ortodossia cattolica contro gli ariani e contro le tensioni con gli ebrei dopo il 614.
Gli scritti di Isidoro, catalogati dall’amico Braulio († 651), vescovo di Saragozza, possono essere raggruppati come segue:
- studi biblici;
- manuali per clero e monaci: Riguardo agli uffici ecclesiastici, Una regola monastica, Vademecum della fede cattolica da utilizzare nella discussione con gli ebrei e Catalogo delle eresie;
- guide per lo sviluppo spirituale personale e pubblico: Sinonimi e Frasi ;
- lavora sull’educazione civica: Sull’universo, una spiegazione del sistema del mondo e dei fenomeni naturali allo scopo di prevenire la paura e la superstizione;
- opere che esaltano la gloria nazionale: Storia dei Goti, dei Vandali e degli Svevi; Elogio della Spagna; Cronaca del mondo; e Catalogo di uomini illustri, una novità in questo genere in quanto introduce persone che si distinguono per la loro attività pastorale; e
- lavora sull’istruzione generale, basata in gran parte su spiegazioni linguistiche o grammaticali: Differenze tra le parole, la sua prima scrittura e etimologie, su cui lavorò fino alla morte e che fu completata da Braulio.
Scrisse anche poesie e lettere e probabilmente prese parte alla preparazione del La collezione canonica della Spagna (Collezione di concili ecclesiastici), che copre sia i concili ecumenici che quelli spagnoli. Sia gli autori cristiani che quelli non cristiani sono citati negli scritti di Isidoro con ammirazione e apprezzamento.
Isidore è meglio conosciuto attraverso il suo Sinonimi (noto nei manoscritti come “Soliloqui”, un dialogo tra l’umanità e la sua ragione), che impiegava una nuova tecnica di frasi parallele con variazione progressiva delle parole. Questo lavoro era contemporaneamente una fonte di vocabolario pratico e un meccanismo di catarsi che promuoveva nel lettore una spiritualità unificata. Include semplici insegnamenti morali e formule per l’illuminazione spirituale. In tre libri, Frasi (Sul più grande bene nei manoscritti) riassume l’organizzazione spirituale della comunità umana per doveri e obblighi. È sotto forma di proverbi facilmente memorizzabili basati su autori cristiani e combina la conoscenza morale con l’esperienza di vita. etimologie (anche chiamato Origini ), in venti libri, classifica e definisce, secondo un personale sistema di interpretazione etimologica, tutta la conoscenza del tempo di Isidoro come desunta da fonti antiche attraverso commenti, glosse e manuali scolastici. Nel Medioevo era considerata l’opera di riferimento fondamentale per la comprensione dei testi e per interpretare in modo coerente il mondo.
Bibliografia
Un’ampia introduzione critica e una bibliografia sistematica si possono trovare nella mia introduzione a San Isidoro de Sevilla, Etimologie, vol. 1, a cura di José Oroz Reta, “Biblioteca degli autori cristiani” (Madrid, 1982). Vedi anche “The Position of Isidorian Studies” di JN Hillgarth, Studi medievali 24 (1983): 817–905. In francese, vedi Jacques Fontaine’s Isidoro di Siviglia e la cultura classica nella Spagna visigota, 2 voll. e suppl. (Parigi, 1983); “Isidoro di Siviglia”, in Dizionario di spiritualità, vol. 7 (Parigi, 1971); e Isidoro di Siviglia. Genesi e originallé della cultura ispanica al tempo dei Visigoti (Turnhout, Belgio, 2000).
Manuel C. DÍaz e DÍaz (1987 e 2005)
Tradotto dallo spagnolo da Maria Elisa Guirola