Protagora

Il filosofo greco Protagora (ca. 484-ca.414 a.C.) fu uno degli insegnanti più noti e di maggior successo del movimento sofistico del V secolo a.C.

Protagoras è nato ad Abdera, la città natale di Democrito, e ha trascorso gran parte della sua vita come sofista itinerante, viaggiando in tutto il mondo greco. Era un frequente visitatore di Atene, essendo un amico di Pericle, e si dice che abbia contribuito a formulare la costituzione per la colonia di Thurii, che gli Ateniesi stabilirono nell’Italia meridionale nel 444/443 a.C. Platone disse che Protagora trascorse 40 anni insegnando e che morì all’età di 70 anni. Le storie su un’accusa contro Protagora da parte degli Ateniesi, l’incendio dei suoi libri e la sua morte in mare sono probabilmente fittizie.

Filosofia sofista

Protagoras si guadagnava da vivere tenendo conferenze e istruzioni a individui e gruppi. Il sistema che insegnava aveva poco a che fare con la filosofia o con la ricerca di una verità assoluta; invece ha impartito ai suoi aderenti le competenze e le conoscenze necessarie per il successo nella vita, soprattutto in politica. Queste abilità consistevano principalmente in retorica e dialettica e potevano essere utilizzate per qualsiasi scopo una persona desiderasse. Fu per questo motivo, per aver insegnato alla gente “a rendere il più debole la causa più forte”, che Protagora fu attaccata, indirettamente da Aristofane in Le nuvole e direttamente da Platone in molti dei suoi dialoghi.

Protagoras ha scritto su un’ampia varietà di argomenti. Frammenti di alcune delle sue opere sopravvivono ei titoli di altri sono noti attraverso commenti successivi su di essi. Il suo famoso detto “l’uomo è la misura di tutte le cose” è la frase di apertura di un’opera variamente chiamata Argomenti di verità o di confutazione. Ha anche scritto Sugli dei, un frammento di cui sopravvive. In esso dice che l’oscurità del soggetto e la brevità della vita umana impediscono qualsiasi conclusione definitiva. Altri lavori includono The Great Argument, Contradictory Arguments, On Mathematics, and The Art of Eristics. L’elenco dei titoli conservati nelle opere del biografo greco Diogenes Laertius può rappresentare sezioni di opere più grandi, mentre titoli come Sull’ambizione, sulle virtù, sugli errori umani, e Processo relativo a una commissione quasi certamente rappresentano discussioni sui temi comuni dei discorsi sofisticati. La cronologia di queste opere è sconosciuta.

Protagora era un perfetto esempio del sofista del V secolo. Pensatori attenti potrebbero, naturalmente, minare facilmente le basi della sua teoria relativa della conoscenza; ma l’attrattiva della sua teoria e l’influenza pervasiva dei suoi insegnamenti erano così grandi che non meno un avversario di Platone fece di tutto per smascherare gli errori e il potenziale male di ciò che rappresentava.

Ulteriori letture

I frammenti superstiti delle opere di Protagoras sono raccolti in H. Diels e W. Kranz, Die Frammenti dei presocratici, tradotto in Kathleen Freeman, Ancilla ai filosofi presocratici (1948), e discusso in lei I filosofi presocratici (1946; 3d ed. 1953). Un’eccellente discussione sui sofisti e sui loro contributi alla cultura greca è in Werner Jaeger, Paideia: gli ideali della cultura greca, tradotto da Gilbert Highet, vol. 1 (1939; 2d ed. 1945). Un breve ma utile resoconto dell’importanza di Protagora può essere trovato in Albin Lesky, Una storia della letteratura greca (1966). □