Pisanello

Artista italiano del primo Rinascimento, noto per i ritratti, gli affreschi e per le medaglie che ha progettato per commemorare personaggi ed eventi importanti. Nato come Antonio Pisano a Pisa, era figlio di Pucio di Giovanni e Isabetta Giovanni, che lo allevarono a Verona dopo la morte del padre. Si è formato come artista a Verona nello studio di Stefano di Verona, un artista la cui forte influenza può essere vista in una delle prime opere di Pisanello chiamata Madonna delle Quaglie. Nel 1415 lavorava come assistente di Gentile da Fabriano, che ebbe una forte influenza sul suo stile. I due artisti hanno completato gli affreschi per la Sala del Gran Consiglio nel palazzo del Doge a Venezia. Secondo lo storico del Rinascimento Giorgio Vasari, anche Pisanello studiò da vicino l’opera di Paolo Uccello e da lui imparò l’arte di disegnare e dipingere i cavalli. Mentre era alle dipendenze della famiglia Gonzaga, signori di Mantova, Pisanello completò il Annunciazione, un affresco per la Chiesa di San Fermo. Nella Cappella Pellegrini della Chiesa di Sant’Anastasia ha dipinto San Giorgio e la principessa di Trebisonda ; nel palazzo ducale di Mantova dipinse Scene di guerra e cavalleria. Questi sono gli unici affreschi completati da Pisanello che sono sopravvissuti fino ai giorni nostri.

Pisanello si trasferì a Roma negli anni successivi e completò gli affreschi nella Basilica di San Giovanni in Laterano che erano stati lasciati incompiuti da Gentile da Fabriano alla sua morte. Tornò a Verona nel 1432 e trascorse il resto della sua vita viaggiando da una corte aristocratica all’altra, in cerca di mecenatismo e godendo della reputazione di uno dei pittori più abili d’Italia. A Firenze, ha completato i ritratti dell’imperatore Sigismondo e a Ritratto di un uomo. Nella città di Ferrara dipinse due celebri opere, Ritratto di Lionello d’Este e Madonna con i Santi Antonio e Giorgio.

Pisanello è noto per i suoi abili disegni e la sua interpretazione di abiti, cappelli, tessuti e costumi eleganti. Era anche abile nel disegnare animali, uccelli e dalla natura, un talento che condivideva con Paolo Uccello. Nel 1439 disegnò una medaglia per l’imperatore bizantino Giovanni VII Paleologo, che si trovava in Italia per partecipare al Concilio di Ferrara. Era rinomato per la sua abilità nel disegnare e lanciare medaglie. Piuttosto che timbrare le medaglie con una pressa, che era il metodo tradizionale, le fuse dal bronzo e creò i disegni e i ritratti in rilievo, in cui il disegno emerge dalla superficie piana del materiale circostante. Fuse altre medaglie commemorative per Filippo Visconti, Francesco Sforza, Re Alfonso V di Napoli, Sigismondo Malatesta, sovrano di Rimini, e per le nozze di Lionello d’Este e Maria d’Aragona.

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