I dipinti di interni olandesi della classe media dell’artista olandese Pieter de Hooch (1629-dopo il 1684) sono apprezzati sia per la visione della serenità e dell’ordine della vita che ritraggono sia per le loro qualità di organizzazione astratta.
Nato a Rotterdam nel 1629, Pieter de Hooch, o Hoogh, fu impiegato nel 1653 come “servo” e “pittore” da un mercante di stoffe che aveva case sia a Delft che a Leida e che nel 1655 possedeva 10 dipinti di De Hooch. I suoi primi lavori erano principalmente scene affollate delle attività dei soldati nel loro tempo libero. Nel 1654 si diceva che De Hooch vivesse nella sua città natale. Quell’anno sposò una ragazza di Delft e l’anno successivo divenne membro della gilda di Delft.
Le migliori opere di De Hooch furono dipinte durante la sua residenza a Delft, all’incirca negli anni tra il 1655 e il 1662. Appartengono chiaramente alla scuola di Delft, con marcate somiglianze con le opere mature di Jan Vermeer. Le prime immagini datate di De Hooch risalgono al 1658 e lo mostrano all’apice dei suoi poteri. La sua maestria nell’elaborata costruzione spaziale è esemplificata in Giocatori di carte (1658), dove i rettangoli di dettagli architettonici e arredi formano un disegno astratto in cui le figure sono collocate con un effetto di equilibrio più soddisfacente. La vista dall’interno verso l’esterno in questo dipinto è il tipo di problema nella rappresentazione dello spazio che caratterizzava le opere di De Hooch del suo periodo di Delft.
Le interrelazioni tra De Hooch e il suo grande contemporaneo a Delft, Vermeer, non sono completamente comprese. Ovviamente condividevano l’interesse per la rappresentazione dello spazio interno con le figure. Lo stile di De Hooch differisce da quello di Vermeer in quanto la sua luce e i suoi colori sono più caldi, le sue costruzioni spaziali tendono ad essere più complesse e le sue figure mancano della monumentale tridimensionalità di Vermeer. I volti che De Hooch dipinge mancano particolarmente di convinzione; sono deboli sia nella forma che nella caratterizzazione.
Negli anni Sessanta e Settanta del Settecento De Hooch visse e lavorò ad Amsterdam. A poco a poco ha adottato un orientamento più di classe superiore, con maggiore enfasi sull’elaborazione di decorazioni e costumi. Dalla fine del 1660 in poi i suoi dipinti erano freddi e asciutti e non al di sopra del livello di realizzazione dei suoi seguaci generalmente prosaici.
L’ultima data che De Hooch incise su un dipinto era il 1684. Quanto tempo visse dopo e dove morì sono sconosciuti.
Ulteriori letture
Il miglior studio di De Hooch è in tedesco. In inglese vedi CH Collins Baker, Pieter de Hooch (1925) e N. Maclaren, La scuola olandese (Cataloghi della National Gallery; 1960).
Fonti aggiuntive
Sutton, Peter C., Pieter de Hooch, Ithaca, NY: Cornell University Press, 1980. □