Laura bassi

Bassi, laura (1711–1778), fisico bolognese, professore e sperimentatore. Laura Bassi detiene l’insolita distinzione di essere stata la prima donna a intraprendere una carriera scientifica retribuita. Figlia di un avvocato, Bassi ha ricevuto la sua prima educazione dal medico di famiglia, Gaetano Tacconi, che successivamente l’ha introdotta nella comunità accademica bolognese. Con l’incoraggiamento dell’arcivescovo di Bologna, Prospero Lambertini (papa Benedetto XIV, 1740–1758), i mecenati del Bassi la proposero come candidata per una laurea in filosofia. A seguito di una pubblica difesa di quarantanove tesi filosofiche il 17 aprile 1732, il Bassi la ricevette laurea (titolo universitario) il 12 maggio, la seconda donna la cui laurea possiamo documentare da qualsiasi università. Il 29 ottobre 1732 divenne professore di filosofia all’Università di Bologna. Successivamente insegnò lì filosofia, matematica e fisica fino alla sua morte nel 1778. Alla fine della sua vita, Bassi tenne altre due cattedre: una nomina al Collegio Montalto e, dal 1776, una cattedra di fisica sperimentale all’Accademia di l’Istituto delle Scienze di Bologna. In collaborazione con il marito, il medico Giuseppe Veratti (1707–1793) – che sposò nel 1738 e dal quale ebbe otto figli – Bassi offrì lezioni private di fisica ed eseguì esperimenti in casa sua. È stata regolarmente celebrata durante tutta la sua vita per questi risultati, non solo dal filosofo veneziano Francesco Algarotti, che ne ha abbozzato una vignetta nel suo Newtonismo per donne (1737), ma anche da personaggi noti della repubblica delle lettere come lo sperimentatore elettrico Abbé Nollet (1700-1770), che l’ha visitata, Voltaire, che ha corrisposto con lei, e il cugino, il naturalista Lazzaro Spallanzani (1729 –1799), che sosteneva che non sarebbe mai diventato uno sperimentatore se non avesse studiato con lei.