Berlage, Hendrik Petrus (1856-1934). Architetto nato ad Amsterdam, uno dei più influenti dei Paesi Bassi, lui stesso influenzato dal lavoro di Sullivan e Wright. Nel 1847 entrò in società con Theodorus Sanders (1927-1884) e aprì il proprio ufficio nel 1889. I suoi primi lavori erano essenzialmente in stile rinascimentale e negli anni novanta dell’Ottocento realizzò diversi progetti grafici in stile Art Nouveau, culminati nella Villa Henny, The Hague (1890), un’opera architettonica in piena regola Art Nouveau con arredi molto influenzati dalle filosofie progettuali di Morris e Pugin. L’edificio più celebre di Berlage è la Borsa di Amsterdam (1898–1897), che ha mostrato il suo rispetto per la forza espressiva dei mattoni ad arco costruttivi. I dettagli robusti e il suo amore per la muratura e le chiare funzioni espressive (come gli inginocchiatoi da cui scaturiscono gli archi segmentati dell’atrio e le giunzioni tra struttura portante e capriate metalliche) lo hanno reso un precursore della gli scritti gli valsero il rispetto dei giovani, aspiranti membri dell’avanguardia. Berlage, come Behrens, progettava mobili, grafica e ogni sorta di artefatti: era anche un importante urbanista. Sebbene fosse un delegato al CIAM nel 1903, non si è mai effettivamente unito, e le affermazioni per lui come proto-modernista sono molto esagerate. Infatti, quando Rietveld gli chiese di unirsi a un gruppo (che comprendeva Le Corbusier, Lurçat, Hannes Meyer e altri modernisti) per farsi fare una fotografia alla conferenza CIAM del 1928, Berlage rifiutò, dicendo che tutto ciò che aveva costruito veniva distrutto dalla stessa collezione di persone.
Bibliografia
Berlage (1996);
Derwig & e Wert (1994);
Polano (ed.) (1988);
Reinink (1975);
Singelenberg (1972);
Singelenberg & and Bock (1975)