Graziano

Graziano (morto nel 1155 circa) è conosciuto come il padre del diritto canonico. Il suo libro sulle leggi della Chiesa cattolica ha rivoluzionato lo studio del diritto canonico ed è stata la più grande autorità in materia fino al XX secolo.

Graziano era un monaco della congregazione camaldolese dell’Ordine di San Benedetto. Non si sa quasi nulla della sua vita. Era una di quelle figure storiche le cui opere nascondono completamente le loro persone. Era un docente presso il monastero dei Santi Felice e Nabor a Bologna, in Italia, nel momento in cui quella città cominciava ad essere ampiamente conosciuta come centro di studio del diritto. La Chiesa cattolica allora non aveva una legge uniforme. Nel corso dei secoli i papi avevano preso decisioni legali, i consigli avevano emanato decreti e funzionari della Chiesa in tutta Europa avevano usato la loro autorità in vari modi. Anche la dottrina e la teologia erano considerate guide di condotta.

Per un secolo prima di Graziano, gli studiosi avevano tentato di raccogliere tutto questo materiale e di metterlo in una sorta di ordine, ma nessuno aveva avuto davvero successo. Negli anni Quaranta del Novecento, dopo anni di studio, Graziano completò un’opera eccezionale in questo campo. Era senza dubbio la migliore trattazione di questo difficile argomento che il mondo avesse visto, e divenne rapidamente il più importante libro di testo sul diritto ecclesiastico per tutta l’Europa.

Graziano ha chiamato il suo lavoro Disaccordo canonico accordo (Armonia di canoni in conflitto). Nei suoi quasi 3,800 capitoli ha raccolto decreti dei concili e dei papi, estratti dalle leggi romane, dichiarazioni dei Padri della Chiesa e opinioni teologiche, materiale che era stato utilizzato per regolare la vita della Chiesa per 10 secoli. Ha organizzato il materiale in modo sistematico, in base all’argomento. Ma il suo più grande contributo è stato il modo in cui ha applicato le nuove tecniche emergenti di logica e dialettica per risolvere decreti in conflitto. I testi raccolti da Graziano spesso erano in contraddizione tra loro. È stato in grado di dimostrare che i conflitti erano spesso causati da modi diversi di usare gli stessi termini e quindi erano di solito più evidenti che reali.

Questa non era solo un’altra raccolta di leggi, ma un nuovo tipo di libro. Ha insegnato un modo di interpretare la legge e un modo di darle un senso pratico in base alle esigenze delle diverse situazioni. Sebbene non sia mai stato ufficialmente adottato dalla Chiesa, i “Decreti di Graziano”, come era conosciuta la sua opera, divennero la guida legale più importante per papi, vescovi e tribunali ecclesiastici fino a quando non furono finalmente sostituiti da un codice di diritto canonico completamente nuovo nel 1917 .

Ulteriori letture

Una buona discussione su Graziano è in Brian Tierney, Fondamenti della teoria conciliare: il contributo dei canonici medievali da Graziano al grande scisma (1955). Una discussione dettagliata su Graziano e il suo posto nella storia del diritto canonico si trova in Robert W. e Alexander J. Carlyle, Una storia della teoria politica medievale in Occidente (6 voll., 1909-1936). Brevi storie di diritto canonico e informazioni su Graziano si possono trovare anche in Amleto G. Cicognani, Legge canonica (1925; trad. 1934), e in T. Lincoln Bouscaren e altri, Diritto canonico: un testo e un commento (1946; 4a ed. 1963). □