George hepplewhite

George Hepplewhite (morto nel 1786) era un designer di mobili inglese il cui nome è diventato sinonimo di grazia ed eleganza. Il suo lavoro è stato determinante nella diffusione dello stile neoclassico di Robert Adam.

Poco si sa della vita di George Hepplewhite. Fu apprendista presso la ditta di Gillow a Lancaster e poi si trasferì a Londra, dove nel 1760 si stabilì in Redcross Street, St. Giles, Cripplegate. Morì nel 1786 e la sua vedova, Alice, continuò l’attività come A. Hepplewhite and Company. Sembra probabile che l’azienda sia esistita fornendo progetti per ebanisti piuttosto che producendo mobili, poiché non un singolo mobile è autenticato da una fattura o da un altro documento come proveniente dalla sua officina.

Due anni dopo la morte di Hepplewhite la sua vedova pubblicò La Guida del falegname e tappezziere, un volume in folio di 300 disegni che è stato il più grande libro del suo genere ad apparire dai tempi di Thomas Chippendale Direttore (1754). Il successo immediato del lavoro di Hepplewhite portò a una seconda edizione nel 1789 e una terza edizione nel 1794.

Si può dire che lo spirito di Adamo nei mobili abbia trovato il suo principale adempimento nei disegni di Hepplewhite. Le sue sedie ovali, a rotelle e con schienale a scudo, le librerie con porte a vetro a forma di vaso e frontoni ricoperti di urne, letti con montanti e cornici delicatamente intagliati o dipinti e comò a prua sono tra i più belli nella storia del mobile. Hepplewhite è stato molto influenzato da Chippendale, soprattutto nei suoi progetti di credenze-tavolini con urne e piedistalli di accompagnamento e nei tipi più semplici di mobili domestici come cassettiere, librerie e armadi. Hepplewhite non ha mai usato figure umane o animali nei suoi disegni, o sfingi o trofei militari, come hanno fatto Adam e Thomas Sheraton; I motivi decorativi di Hepplewhite consistevano principalmente in fogliame stilizzato, urne e vasi e, occasionalmente, ornamenti in stile Luigi XVI, come il nastro che si attorciglia a una gamba scanalata della sedia. Diversi modelli di sedie e sgabelli con gambe curve alla maniera Luigi XV riflettono la rinascita dell’interesse per il rococò dal 1770 al 1790 circa.

Sheraton, di cui Libro da disegno (1791) sembra essere stato prodotto in emulazione del lavoro di Hepplewhite, si riferisce nella sua prefazione al “carattere antiquato” di alcuni dei progetti del suo rivale, in particolare per le sedie. La terza edizione del libro di Hepplewhite includeva circa 20 modelli di sedie nel nuovo modo con schienale quadrato introdotto da Sheraton, ma mancano della squisita grazia dei precedenti design ovali e scudo di Hepplewhite.

Ulteriori letture

C’è una selezione in facsimile, Disegni di mobili Hepplewhite (1947), dalla terza edizione (1794) di La Guida del falegname e tappezziere, con un’introduzione di Ralph Edwards. L’unico resoconto completo di Hepplewhite e una descrizione dei suoi progetti, compreso un confronto con quelli dello Sheraton, si trovano in Clifford Musgrave, Adam e Hepplewhite e altri mobili neoclassici (1966). Vedi anche Ralph Edwards e Margaret Jourdain, Mobilieri georgiani (1944; nuova revisione ed. 1955); Peter Ward-Jackson, Disegni di mobili inglesi del XVIII secolo (1958); Ralph Fastnedge, Stili di mobili inglesi: 1500-1830 (1962); e Ralph Edwards e LGG Ramsey, eds., The Connoisseur Period Guides, tardo georgiano 1760-1810 (1968).

Fonti aggiuntive

Hinckley, F. Lewis., Mobili Hepplewhite, Sheraton e Regency, New York: Washington Mews Book, 1987. □