Fra angelico

Nato: c. 1400
Vicchio, Italy
Morto: c. 1455
Roma, Italia

Pittore e artista italiano

Il pittore italiano Beato Angelico combinò lo stile religioso del Medioevo (un periodo della storia europea dal 500 al 1500 circa) con quello del Rinascimento (un periodo di rinnovato interesse per la cultura greca e romana che iniziò in Italia durante il XIV secolo). per rappresentare massa, spazio e luce.

Nei primi anni

Non si sa molto dei primi anni di vita di Beato Angelico. Era nato intorno al 1400 e si chiamava Guido di Pietro. Intorno al 1418 lui e suo fratello Benedetto presero i voti per diventare monaci nell’Ordine dei Predicatori Domenicani a Fiesole, in Italia, vicino a Firenze. Il nome religioso di Beato Angelico era Fra Giovanni da Fiesole. I titoli Beato Angelico e Beato Angelico entrarono in uso solo dopo la sua morte, come un modo per onorare la sua vita e opera religiosa.

Agli inizi degli anni venti del Quattrocento Fra Angelico e Fra Benedetto iniziarono a gestire a Fiesole una bottega di pittori e una sala per la copia di documenti. Molte delle prime opere di Beato Angelico furono realizzate presso il monastero (una casa per persone che hanno emesso i voti religiosi) di San Domenico a Fiesole. Il Annunciazione di circa 1430 e il Pala Linaiuoli (Madonna della Corporazione del Lino) rivelare le direzioni dell’arte di Beato Angelico. Il suo popolo gentile è modellato in chiaroscuro (la disposizione o il trattamento delle parti chiare e scure), e questi santi e angeli si distinguono dal resto del quadro. Numerose grandi pale d’altare (opere d’arte che decorano lo spazio sopra e dietro un altare) furono ordinate da Beato Angelico e dalla sua famosa bottega negli anni Trenta del Trecento.

Altri progetti

Dal 1438 al 1445 il Beato Angelico lavorò ad affreschi (dipinti realizzati su intonaco umido con colori ad acqua) e pale d’altare per il monastero domenicano di San Marco a Firenze. La chiesa e gli alloggi dei monaci furono nuovamente ricostruiti in questo periodo sotto la supervisione di Cosimo de ‘Medici, con Michelozzo come architetto per il progetto. Gli affreschi del maestro e dei suoi assistenti furono collocati nei corridoi, nella sala capitolare e nelle stanze. Tra i soggetti tradizionali della vita di Cristo, figure di santi domenicani meditano (concentrano tutti i loro pensieri) sugli eventi sacri. Allo stesso tempo l’effetto drammatico è aumentato dall’inclusione di dettagli architettonici della stessa San Marco in alcune scene.

Un capolavoro di pittura su tavola realizzato contemporaneamente al progetto San Marco è stato il Deposizione pala d’altare, richiesta dalla famiglia Strozzi per la Chiesa di Santa Trinita. Le figure riccamente colorate e splendenti, le ampie vedute del paesaggio toscano che fa da sfondo al Calvario e la divisione in persone sacre e non religiose rivelano il Beato Angelico come un artista in sintonia con le idee ei metodi del Rinascimento. Tuttavia, tutte le conquiste nella rappresentazione non diminuiscono l’aria di felicità religiosa.

Anni dopo

L’ultimo decennio della vita di Beato Angelico fu trascorso principalmente a Roma (1445-49 ca. e 1453-55 ca.), con tre anni a Firenze (1450-52 ca.), come priore (secondo in comando di un monastero) di San Domenico a Fiesole. Le sue principali opere sopravvissute di questi ultimi anni sono gli affreschi di scene della vita dei Santi Lorenzo e Stefano nella Cappella di Papa Nicola V in Vaticano, a Roma. I raggruppamenti di figure drammatiche servono a riassumere i punti salienti della lunga tradizione dell’affresco fiorentino del XIV e dell’inizio del XV secolo. Nella costruzione rigorosa e nei ricchi dettagli degli sfondi architettonici, vengono mostrati la dignità e il lusso di un ambiente romano.

Nonostante la vita di Beato Angelico si sia svolta in un ambiente monastico, la sua arte rappresenta un importante collegamento tra la prima e le successive generazioni della pittura rinascimentale a Firenze.

Per maggiori informazioni

Pope-Hennessy, Giovanni. Fra Angelico. 2a ed. Ithaca, NY: Cornell University Press, 1974.

Spike, John T. Fra Angelico. New York: Abbeville Press, 1996.