Chrétien de Troyes

c. 1130-1190

Poeta

A Writer of Romance.

Chrétien de Troyes è il più noto degli scrittori di romanzi di ricerca arturiani, in particolare quelli che raccontano la storia d’amore di Lancillotto e della regina Ginevra. È uno dei pochi autori altomedievali il cui nome ha conferme indipendenti. Non si sa nulla dei suoi primi anni di vita e delle sue connessioni, tranne che menziona che Marie de Champagne, figlia di Eleonora d’Aquitania, era una mecenate che gli ha fornito elementi della storia di Lancillotto e del carro, e che il conte delle Fiandre, Philippe d’Alsace, gli ha fornito gli elementi narrativi della sua storia del Graal. Chrétien era un autore popolare ai suoi tempi e in seguito, con un numero di sette manoscritti dei suoi romanzi più brevi sopravvissuti a quindici della sua storia del Graal, un numero insolitamente alto per un autore secolare.

Soggetti arturiani e antichi.

Le opere di Chrétien includono Erec ed Eneide; forse l ‘”antico” Philomena da Ovidio metamorfosi e alcuni adattamenti dei due trattati di Ovidio sull’amore; Cligès, una storia d’amore con un tema orientale o bizantino; Lancelot, Yvain oppure Cavaliere del Leone e Perceval oppure Conte del Graal. Un’opera a volte attribuita a lui era chiamata vita di un santo William d’Inghilterra. Come vanno i romanzi medievali, la maggior parte delle opere di Chrétien sono relativamente brevi a circa 7,000 righe (il Graal è di circa 10,000 righe) e sebbene episodiche, hanno più forma di molti esempi del genere. Le poesie di Chrétien furono adattate o tradotte da scrittori di romanzi successivi e fungono da genesi del romanzo arturiano fino alla sua fase finale nel lavoro dell’inglese Sir Thomas Malory.

Virtù cavalleresche.

Chrétien è uno dei primi autori medievali “consapevoli di sé”, scrivendo prologhi per i suoi romanzi in cui commenta le sue opere nello stile che più tardi è associato a Dante’s Vita Nuova. Entra spesso nelle narrazioni, commentando anche personaggi e azioni, e parla anche degli elementi strutturali del romanticismo. Le sue poesie esplorano valori cavallereschi, “mésure” (misura o equilibrio nel comportamento umano) e l’inevitabile conflitto tra l’amore e la ricerca di dei or Prezzo (reputazione cavalleresca). Ciò è particolarmente evidente nella storia d’amore arturiana Yvain o il Cavaliere del Leone, costruito sul motivo del “voto avventato”. Yvain uccide Esclados il Rosso, il marito di Laudine de Landuc, in combattimento da una misteriosa sorgente nella foresta. Innamorandosi della nuova vedova, le conquista la mano e la sposa. Ma il suo compagno Gawain lo convince a lasciare la sua nuova sposa e andare in cerca di avventura ai tornei. Giura a sua moglie che tornerà tra un anno ma fallisce, e lei lo ripudia. Poi impazzisce nella foresta, dove incontra un leone disponibile. Alla fine, riconquista Laudine, ma la poesia sottolinea bene le difficoltà ei conflitti tra la domesticità con una persona amata e le attrazioni del cavaliere errantry.

fonti

Jean Frappier, Chrétien de Troyes, l’uomo e la sua opera.

Trans. Raymond Cormier (Athens, Ohio: Ohio University Press, 1982).

Norris J. Lacy, L’arte di Chrétien de Troyes; Un saggio sull’arte narrativa (Leiden, Paesi Bassi: Brill, 1980).

Leslie T. Topsfield, Chrétien de Troyes; Uno studio dei romanzi arturiani (Cambridge, Inghilterra: Cambridge University Press, 1981).