(fl. VI secolo d.C., al tempo di Giustiniano)
architettura, matematica.
Figlio di Stephanus, un medico, Anhemius proveniva da una famiglia erudita di Tralles nell’Asia Minore occidentale. Uno dei suoi fratelli, Metrodorus, era un letterato; un altro, Olympius, era un avvocato; e altri due, Discoro e Alessandro, erano medici. Assieme a Isidoro di Mileto e sotto il partronage di Giustiniano, Antemio intraprese nel 532 d.C. la sostituzione della vecchia chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli. Si dice che anche Antemio e Isidoro siano stati impiegati da Giustiniano nella riparazione delle difese contro le inondazioni a Daras. Un aneddoto racconta che Anthemius perseguitò un vicino e rivale, Zenon, riflettendo la luce del sole nella sua casa. Ha anche prodotto l’impressione di un terremoto in casa di Zenon mediante l’uso del vapore condotto sotto pressione attraverso tubi collegati a una caldaia.
L’interesse di Anthemius per le sezioni coniche così come per i riflettori è dimostrato dall’opera Su dispositivi meccanici notevoli (modificato per la prima volta in tempi moderni da L. Dupuy nel 1777, sebbene fosse noto a Ibn al-Haytham [Alhazen] e Vitello). Un frammento matematico di Bobbio relativo agli specchi ardenti parabolici è talvolta attribuito ad Antemio, ma potrebbe essere di origine ellenistica primitiva. Eutocius ha dedicato il suo Commentari sui libri da I a IV del Coniche di Apollonio ad Antemio. Il problema di come far sì che a qualsiasi ora e stagione un raggio di sole, passando per una piccola apertura, cada in un dato punto senza allontanarsi, fu risolto da Antemio. Descrive la costruzione di un riflettore ellittico con un fuoco all’apertura e l’altro nel punto in cui il raggio deve essere riflesso. Sono considerati sia i raggi invernali che quelli equinoziali. Nella sua trattazione, Anthemius menziona incidentalmente la costruzione di un’ellisse per mezzo di un anello di spago disegnato strettamente attorno ai fuochi. Usa anche una proposizione non resa esplicita in Coniche: che la retta che unisce il fuoco all’intersezione di due tangenti divide in due l’angolo tra le due rette che unisce il fuoco ai due punti di contatto. Un’altra costruzione mostra come i raggi paralleli possono essere riflessi in un punto al fuoco di un riflettore parabolico.
Bibliografia
Procopio, edifici, modificare. di HB Dewing, in Loeb Classical Library, vol. VII (Londra-Cambridge, Mass., 1960). Agazia, Historae 5. 6–9; F. Hultsch, a Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie, Io, pt. 2 (Stoccarda, 1894), col. 2368–2369; JL Heiberg, Matematici greci minori (Copenaghen, 1927); GL Huxley, Antemio di Tralles (Cambridge, Mass., 1959); TL Heath, Bibliotheca Mathematica, 7, essere. 3 (1907), 225-233.
GL Huxley