L’architetto paesaggista francese André Le Nôtre (1613-1700), o Le Nostre, ha dato all’arte del giardino formale la sua espressione più monumentale e definitiva. Il suo stile si è diffuso in ogni angolo d’Europa.
Nato a Parigi il 12 marzo 1613, André Le Nôtre fu presto addestrato agli aspetti pratici della procedura di giardinaggio, essendo sia figlio che nipote di giardinieri che avevano lavorato al palazzo delle Tuileries. La possibilità di elevare questo mestiere a una forma d’arte nobile è stata notevolmente migliorata dal suo studio della pittura sotto Simon Vouet e dalla sua conoscenza dell’architettura, molto probabilmente appresa da François Mansart. Oltre a questa solida formazione accademica, lo stile di La Nôtre è stato formato dall’attento studio degli scritti sulla prospettiva e sull’ottica di Salomon de Caus e Père Nicéron.
Anche se Le Nôtre successe alla posizione di suo padre come capo giardiniere alle Tuileries nel 1637, fu solo quando iniziò i suoi lavori nel castello di Vaux-le-Vicomte di Nicolas Fouquet nel 1655 che l’architetto paesaggista divenne famoso. Qui, in collaborazione con l’architetto Louis Le Vau, Le Nôtre ha avuto per la prima volta l’opportunità di creare un intero castello e complesso di giardini che alla fine ha portato a un’armonia visiva senza precedenti dell’insieme. In tutti i giardini, che sono stati progettati come una logica estensione architettonica della struttura che servivano, c’è uno spirito di disciplina ordinata, formalità geometrica e perfetto equilibrio tra i vari componenti: fontane, sculture, parterre ed elementi architettonici.
Al completamento di Vaux nel 1661, Le Nôtre fu attivo al servizio del re Luigi XIV, ridisegnando i giardini di Fontainebleau, Saint-Germain-en-Laye e delle Tuileries. Il capolavoro di Le Nôtre fu il vasto progetto del giardino di Versailles, che iniziò nel 1662 e che impegnò il suo talento per tutto il resto del secolo. Per Luigi XIV realizzò anche i giardini del Grand Trianon e di Clagny, e per la nobiltà francese progettò gli splendidi complessi di giardini di Sceaux, Chantilly, Meudon, Saint-Cloud e Pontchartrain. Tra i giardini minori a cui il suo nome può essere sicuramente attribuito ci sono quelli di Maintenon, Saint-Cyr, il Palais Royal e Gaillon.
Riferendosi alla morte di Le Nôtre il 15 settembre 1700, il Mercure de France ha scritto, “Il re ha appena perso un uomo raro e zelante per il suo servizio, un uomo che, molto singolare nella sua arte, gli ha reso grande onore.”
Ulteriori letture
I principali studi in inglese di Le Nôtre sono Helen Fox, André Le Nôtre: Garden Architect to Kings (1962) e F. Hamilton Hazlehurst, Giardini dell’illusione: il genio di André Le Nôtre (1972), in cui vengono approfondite la vita e le opere del paesaggista.
Fonti aggiuntive
André Le Nôtre: (1613-1700): studio critico, Lewes, Sussex: Book Guild, 1986.
Hazlehurst, F. Hamilton (Franklin Hamilton), 1925-, Giardini dell’illusione: il genio di André Le Nôtre, Nashville, Tennessee: Vanderbilt University Press, 1980. □