Adam kadmon

Adam kadmon (L’uomo primordiale ), concetto cabalistico. Gli gnostici dedussero dal versetto “Facciamo l’uomo a nostra immagine” (Genesi 1:26) che l’Adamo fisico era stato creato a immagine di un’entità spirituale chiamata anche Adamo. La prima * Cabala di cui parla adam elyon (“uomo supremo”; nello Zohar il corrispondente aramaico è adam di-l’ela or adam ila’ah). Il termine a volte rappresenta la totalità dell’emanazione divina nel dieci * Dio) quando enunciato per intero hanno il valore numerico di 45, così come le lettere della parola Adamo. In questo fatto è stato trovato il supporto per la rivelazione di Dio nella forma di un uomo spirituale (Midrash Ruth Ne’elam nello Zohar). In contrasto con il Primo Uomo Adamo, quest’uomo spirituale è chiamato nello Zohar proprio il adam kadma’ah ila’ah (“uomo supremo primordiale”), e in Tikkunei Zohar è chiamato Adam Kadmon | (“uomo primordiale”) o Adam Kadmon le-khol ha-kedumim (“prototipo dell’uomo primordiale”). Nella Cabala di Isacco * Luria viene data grande importanza e nuovo significato Adam Kadmon. Ci Adam Kadmon | significa i mondi di luce che, dopo la ritrazione della luce di Ḥayyim * Vital’s Eẓ ayyim e in altre opere cabalistiche della scuola lurianica. Attraverso questa teoria si cristallizza l’antropomorfismo mistico della scuola. Questa figura antropomorfa ricorre in tutte le fasi e in tutti i mondi. Di conseguenza c’è un file man de-veriah (“uomo della creazione”), Adam in Yzirah (“uomo di formazione”), e un adam de-asiyyah (“uomo di fabbricazione”). In contrasto con Adam Kadmon |, che proviene dalla santa emanazione, sta Satana, dal mondo dell’iniquità. Nel Tikkunei Zohar, e successivamente nella Cabala lurianica, viene chiamato Satana adam beliyya’al (“uomo malvagio”). Nella Kabbalah lurianica non esiste alcuna relazione tra Adam Kadmon |, che è la luce che trascende tutte le altre luci, e il * Messia. Tale connessione fu stabilita solo nel sistema degli estremi Shabbatei, che credevano nella divinità del Messia e consideravano * Shabbetai Ẓevi l’incarnazione di Adam Kadmon. (Figura come tale in una serie di poesie della setta del * Doenmeh.)

bibliografia:

SA Horodezky, in: Ha-Goren, 10 (1928), 95 ss.

[Gershom Scholem]