Giacomo da vignola

Vignola, Giacomo or Jacopo Barozzi da Vignola (1507–73). Nato a Vignola, in provincia di Modena, divenne il più importante architetto operante a Roma subito dopo la morte di Michelangelo. Con Ammannati, Michelangelo (in qualità di consulente) e Vasari progettò (per papa Giulio III (1550–5)) la Villa Giulia, Roma (1551–5), una delle grandi opere del Manierismo in cui villa, terrazze, emicicli, e giardini furono composti come un tutto. Era inteso come un elegante rifugio per il Papa, l’emiciclo chiaramente intendeva essere un riflesso della Corte del Belvedere del Bramante in Vaticano (iniziata 1505). Nello stesso periodo fece costruire la Chiesa di Sant’Andrea, Via Flaminia, Roma (1550–4), il primo esempio di utilizzo di un tamburo ellittico e di una cupola su base rettangolare: l’aspetto esterno dell’edificio era derivato da tombe romane e il Pantheon, mentre il corpo della chiesa aveva una facciata del tempio applicata di lesene recanti un frontone. La sua successiva chiesa di Sant’Anna dei Palafrenieri, Vaticano, Roma (iniziata nel 1572), ha una pianta ellittica con una cupola sopra. Entrambi gli edifici furono influenti sugli architetti del periodo barocco, poiché l’ellisse sarebbe diventata un dispositivo preferito, specialmente a Roma e nell’Europa centrale.

Nel 1559 Vignola fu nominato dal Cardinale Alessandro Farnese (1520–89) Architetto del Palazzo Farnese a Caprarola, vicino Roma, già iniziato su pianta pentagonale su progetto (1520) di Peruzzi e Sangallo il Giovane per Papa Paolo III (1534– 49). Ha un cortile circolare in cui sono presenti bugnati e archi trionfali sovrapposti, e un’ingegnosa e bellissima scala a chiocciola con colonne toscane e un tortuoso filo dorico romano. Con le sue rampe, enormi rampe di scale esterne e giardini formali, è uno degli insiemi più maestosi del C16, brillantemente collegato al villaggio adiacente. Il grande cornicione dell’edificio, con le sue semplici mensole verticali, fu ampiamente copiato, in particolare nel XIX secolo. Vignola ha progettato la Chiesa Madre dei Gesuiti a Roma, II Gesù, iniziata nel 1568 (anche per il cardinal Farnese). La pianta ha somiglianze con quella di Sant’Andrea dell’Alberti, Mantova, con un’alta navata con volta a botte, una serie di cappelle invece di navate laterali e una facciata (iniziata nel 1571 da della Porta) composta da due piani di ordini di pilastri e colonne, con i contrafforti nascosti dietro i rotoli, un dispositivo utilizzato in precedenza nella chiesa di Santa Maria Novella degli Alberti, Firenze. Le decorazioni barocche degli interni furono aggiunte nel 1668-73. Chiese derivate dall’esemplare di Il Gesù were built all over Roman Catholic Europe and Latin America, so the Roman church was Vignola’s most influential building. His Facciata dei Banchi, Piazza Maggiore, Bologna (c.1561–5), fu il suo contributo più importante alla progettazione urbana.

Vignola fu Architetto della Basilica di San Pietro, Roma (1567–73), dove portò avanti i progetti di Michelangelo. Scrisse La Regola dei Cinque Ordini d’Architettura (La Regola dei Cinque Ordini di Architettura – 1562) in cui (chiaramente influenzato da Serlio) stabilì i paradigmi degli Ordini basati su esempi antichi, con una chiara guida per impostarli sulla base di un semplice sistema modulare. È stato un libro estremamente utile e influente, soprattutto in Francia, ed è apparso in molte edizioni e in diversi paesi. Scrisse anche Le Due Regole della Prospettiva Pratica, pubblicate nel 1583.

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